Artista statunitense classe 1992, Kyle Thompson è diventato famoso a livello internazionale per le sue fotografie, per lo più autoritratti bizzarri e surrealisti scattati in case abbandonate e foreste desolate. Questa mostra fotografica è la sua prima esposizione in Italia: «Thompson – spiega Gabriela Galati, curatrice della rassegna e direttrice della Galleria A29 Project Room di Milano, seconda tappa della mostra – è un personaggio molto chiuso ma attraverso le sue foto è possibile osservare il suo mondo ricchissimo dal punto di vista artistico e personale».
«Negli scatti di Thompson le ambientazioni sono l’elemento principale, sembrano avere più rilevanza dei soggetti stessi: alberi, fiumi, laghi, che vengono di volta in volta modificati dall’artista con fumo, effetti di luce e con oggetti della sua quotidianità. «Cerco – racconta l’artista – queste riserve naturali per fare le mie messe in scena e mostrare come resistono all’antropizzazione».